A Radio Rinascimento Italia la testimonianza di Gianni Musetti, ex consigliere comunale di Carrara, tra gli organizzatori della manifestazione di Roma non autorizzata di cittadini e imprenditori che aveva lo scopo di protestare contro il governo Conte e la gestione sanitaria ed economica dell’emergenza Covid-19.
Ascolta ""Multati e denunciati", repressa a Roma la manifestazione contro il governo: il racconto di Gianni Musetti" su Spreaker.
CITTADINI ALLA GOGNA – “Abbiamo chiesto l’autorizzazione a norma di legge per occupazione di suolo pubblico, la questura di Roma ci ha notificato un diniego. Siamo andati a manifestare ugualmente per ribadire i diritti di ogni cittadino italiano per manifestare la propria opposizione ad un governo che lo sta mettendo alla gogna. Siamo andati a dire che la pandemia poteva essere controllata molto prima, come accaduto in altri Stati, chiudendo le frontiere e mettendo in quarantena le persone che arrivavano dall’estero. I decreti per sostenere l’economia ed il reddito delle famiglie e delle imprese sono stati vani, solo promesse e parole ma risultati zero. Tutto questo mentre negli altri Paesi si garantiva un reddito universale: negli Usa si ĆØ garantito un reddito pro capite a tutti indistintamente, cosa accaduta anche in Germania ed in Svezia, per compensare la mancanza di reddito da lavoro. In Italia invece si fanno indebitare i cittadini di indebitarsi per poter pagare le tasse e gli affitti, i costi del lavoro che non c’ĆØ”.
BLOCCATI E DENUNCIATI – “Il giorno della manifestazione sono arrivati i messaggi di persone fermate in autostrada, sui treni fermati dalla Polfer e rimandati a casa dopo essere stati multati. Sono riuscito a passare attraverso strade secondarie ad avvicinarmi a Roma, tutte le entrate del grande raccordo anulare erano presidiate. Sono riuscito a passare da Tor Bella Monaca e ad avvicinarmi alla piazza, nascondendomi a casa di alcune persone che dovevano partecipare alla manifestazione. Una volta usciti ci hanno subito fermato alcuni agenti in borghese che ci hanno accompagnato in Questura, dove siamo stati trattenuti per diverse ore. La stessa cosa ĆØ successa a Nicola Franzoni, l’altro organizzatore. E cosƬ ĆØ accaduto a tanti altri partecipanti. Con la scusa di essere multati o denunciati siamo stati quindi bloccati per impedirci di manifestare, nonostante avessimo tutti i dispositivi di protezione sanitaria, mascherine, guanti, alcuni avevano le tute bianche usa e getta. E’ evidente che il governo non tollera alcuna forma di protesta alle proprie disposizioni e iniziative e questo ci fa molto preoccupare. Un governo di uno stato democratico che fa questo significa che nei prossimi mesi potrebbero essere introdotte misure ancora piĆ¹ drastiche di quelle che abbiamo subito fino ad oggi. Chi si ĆØ sentito italiano in modo autentico ĆØ venuto con noi cercando di dare un senso alla propria libertĆ facendo capire al governo che non si puĆ² soprassedere ai propri diritti che dovrebbero essere garantiti da questa repubblica”.