A Radio Rinascimento Italia parla Riccardo Szusmki, sindaco e medico di Santa Lucia in Piave (Treviso), balzato agli onori delle cronache per aver autorizzato la riapertura di alcune attività commerciali e per aver organizzato una sorta di drive-in terapeutico per aiutare i suoi concittadini, alla quale hanno partecipato oltre 600 persone. Per questa iniziativa ha ricevuto una diffida da parte della Prefettura.
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“Essendo medico in prima linea nell’aiutare i malati e valutare le persone a casa, ho potuto capire esattamente quale fosse l’andamento dell’epidemia, non certo così drammatica come è stata dipinta. C’era un impatto psicologico molto difficile delle persone chiuse in casa ed anche molta disperazione tra le attività economiche. Così ho voluto dare un segnale diverso rispetto a queste restrizioni a mio modo di vedere anticostituzionali e ingiustificate. Ora le autorità indagheranno se i miei atti siano stati a norma oppure no. Per me è stato un colpo di stato, hanno trovato il metodo idoneo, utilizzare lo strumento sanitario per terrorizzare le persone. Non ho visto grandi resistenze da parte delle forze politiche, anche dell’opposizione. Siamo ampiamente andati oltre anche le norme vigenti. C’è inoltre una situazione economica pesantissima, riprendere non sarà una cosa da tarallucci e vino. Ho la gente del mio territorio molto incavolata. Difendo la mia comunità e cerco di difendere le persone che sono state calpestate. Senza parlare di quello fatto ai bambini, a cui sono stati sottratti alcuni mesi di vita”.