A Radio Rinascimento Italia il racconto dell’avvocato Lillo Massimiliano Musso fratello di Dario, il ragazzo fermato dai Carabinieri a Ravanusa mentre parlava con un megafono.
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La scena ĆØ ripresa in un video diventato virale in cui si vede prima il ragazzo spiegare i motivi della sua iniziativa in cui invitava le persone ad uscire di casa perchĆ© la “pandemia non esiste”. Il ragazzo viene circondato da Carabinieri e personale sanitario. Scatta il trattamento sanitario obbligatorio disposto dal sindaco. Il primo cittadino spiega: “A malincuore ho dovuto disporre il trattamento per i segnali pregressi di instabilitĆ mentale che l’uomo aveva manifestato. In precedenti occasioni, infatti, si era reso protagonista di azioni che hanno messo in allarme la comunitĆ ravanusana e si era scagliato contro un carabiniere che lo aveva fermato in un posto di controllo e lui aveva bruciato la carta di identitĆ ”.
Il fratello, legale del ragazzo, racconta: “non c’erano i presupposti per disporre il trattamento sanitario obbligatorio. Visto che mio fratello aveva nei giorni seguenti offeso il sindaco, al limite poteva essere denunciato, anche arrestato ma certo prelevato e messo in psichiatria. Non lo vediamo da giorni e per questo abbiamo fatto richiesta di revoca. Quanto accaduto ricorda molto le dittature sudamericane”. Sul caso ĆØ in arrivo anche una interrogazione parlamentare“.